Dell’amore. Maledetto.Amor omnia vincit Caravaggio

Nel 1952, in piena gloria cattolica, Carlo Coccioli provocò l’orrore dei suoi editori francesi richiedendo la pubblicazione del suo nuovo romanzo Fabrizio Lupo: il primo documento religioso sull’amore omosessuale. Trenta anni prima che dei teologi preoccupati la ponessero nelle dovute forme, Coccioli buttò in faccia a Roma la domanda sconcertante (alla quale non è ancora stata data risposta): Poiché da un lato Fabrizio è definitivamente omosessuale, e dall’altro è e vuole restare cattolico, in quale ordine gli è permesso di vivere?

Carlo giovane da InternetE ancora: “… a voi non importa un bel niente dell’omosessualità ; ciò che avete bisogno di attaccare è l’amore. L’amore tout court, quello che riempie veramente le pagine dei miei libri: il loro unico oggetto apprezzabile. Ma allora sono io che vi faccio una domanda: “Perché non amate l’amore?” Osservate, d’altronde, che siete in buona compagnia: le brave persone, che peraltro perdonano a qualsiasi cane di passare da un letto all’altro, mostrano occhi diffidenti quando si trova in presenza dell’amore puro, dell’amore divino; e più è puro e divino l’amore, più sono diffidenti: da qui la loro soddisfazione quando possono dichiarare, generalmente sulla base di sciocchezze tradizionali, che è maledetto, che è impossibile … “( Nouvelle Revue Française, aprile 1955, p. 743).
http://culture-et-debats.over-blog.com/article-carlo-coccio…

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